giovedì 27 dicembre 2012

L'Hydraulic Fracking lo stoccaggio del gas e il prelievo degli idrocarburi possono causare dei terremoti ?

Schema dell'Hydraulic Fracking. Fonte: U.S. Department of Energy

Fonte: Kansas Geological Survey
 
Cos'è l'Hydraulic Fracking ? Tradotto in italiano significa: frantumazione idraulica, che consiste nell'estrazione del gas naturale con acqua pressurizzata da strati profondi.

mercoledì 26 dicembre 2012

Parco Nazionale della Foresta Pietrificata


Fig.1
Il Parco Nazionale della Foresta Pietrificata possiede una delle più grandi collezioni di alberi fossili di tutto il mondo, esposti agli agenti atmosferici. La rispettiva erosione procede dai tempi della formazione rocciosa Chinle relativa al Triassico.

I dati sui tornado negli Stati Uniti

I tornado, sono le tempeste più violente che esistono in  natura, e si generano quando si formano dei forti temporali.

venerdì 21 dicembre 2012

Gli enigmatici Red Sprites che si formano sopra i temporali

Credit: NASA (Astronaut Photo ISS031-E-10712)
I Red Sprites, sono delle enigmatiche scariche elettriche che si verificano a volte, in alto sopra i temporali, come conseguenza di potenti fulmini che si sviluppano nella bassa atmosfera, e sono in grado di emettere onde radio a bassa frequenza, secondo quanto suggerisce un nuovo studio.

giovedì 20 dicembre 2012

Scoperta una specie di Mosasauro che viveva in ambienti lacustri e fluviali

Mosasaurus Hofmanni Swimming - Digital Art by Sergey Krasovskiy
This is an image for Makadi L, Caldwell MW, Osi A (2012) The First Freshwater Mosasauroid (Upper Cretaceous, Hungary) and a New Clade of Basal Mosasauroids. PLoS ONE 7(12): e51781. doi:10.1371/journal.pone.0051781 Credit: Makadi L, Caldwell MW, Osi A (2012) The First Freshwater Mosasauroid (Upper Cretaceous, Hungary) and a New Clade of Basal Mosasauroids. PLoS ONE 7(12): e51781. doi:10.1371/journal.pone.0051781
Laszlo Makadi, che lavora presso il Museo di Storia Naturale ungherese, i colleghi dell'Università di Alberta in Canada, e il MTA-ELTE, che fa parte del Gruppo Dinosaur Lendület Research dell' Ungheria, hanno scoperto in Ungheria, una specie di Mosasauro che viveva nei fiumi e nei bacini di acqua dolce, come avviene per i delfini di acqua dolce moderni.


mercoledì 19 dicembre 2012

La roccia dell'elefante a Castelsardo

La Roccia dell'Elefante rappresenta uno dei simboli di Castelsardo (SS), ed è un grande monumento naturale, modellato dagli agenti atmosferici, che raggiunge i quattro metri di altezza, costituito da trachite e andesite, situato sulla strada statale n.134 tra Castelsardo e Sedini. Risale al neolitico, il periodo della preistoria che in Sardegna è compreso tra il 6° e il 3° millennio a.C. Dagli studi effettuati si suppone che la Domus dell'elefante fosse la tomba di un capo, anche perché in una località immediatamente vicina a questo storico monumento, nota col nome di Multeddu, è stata reperita un'epigrafe che ricorda un tempio dedicato a Iside, mentre al Museo Sanna di Sassari, è custodita un'importante statua della dea Cerere, ritrovata nella sopracitata località, come riporta il sito: Castelsardo.tk. Riferimento scientifico: Paolo Melis, La domus dell'Elefante (PDF), Sassari, Carlo Delfino editore, 1991.

I satelliti Cluster dell'ESA fotografano le turbolenze generate dal Vento Solare

Questa immagine in scala ridotta, fornisce una visione a 2D della turbolenza causata dal vento solare mai rilevata prima, grazie alle osservazioni dei quattro satelliti Cluster. La posizione approssimativa delle misurazioni è indicata sul grafico, dove si illustrano le caratteristiche dell'ambiente magnetico terrestre. La sezione analizzata, mostra come si vedrebbe frontalmente il vento solare, con i flussi delle correnti che formano dei vortici turbolenti nei rispetivi confini. La traiettoria del veicolo spaziale Cluster è indicata sul riquadro con la linea nera, e le sfumature di colore rappresentano l'intensità del campo magnetico con valori che vanno da 4,8 nT (tonalità più scure) a 5,2 nT (bianco).
I quattro satelliti Cluster dell'ESA, per la prima volta, hanno fotografato e ingrandito una sezione del plasma solare, individuando nei minimi dettagli dei piccoli vortici turbolenti che potrebbero giocare un ruolo importante nel determinarne il riscaldamento.

martedì 18 dicembre 2012

Scoperta la traccia dell'esatta latitudine dell'equatore nell'Ordoviciano

Credit: University of Western Ontario
I ricercatori della Western University hanno individuato, con una determinata precisione, la latitudine dell'equatore nell'Ordoviciano, risalente a 450 milioni di anni fa. Una scoperta importante per i paleontologi e gli scienziati planetari, così come per le industrie minerarie pubbliche e private.



lunedì 17 dicembre 2012

Gli effetti delle Espulsioni di Massa Coronale sulla Terra e nello Spazio

Condizioni normali:
Il campo magnetico terrestre delimitato dalla magnetosfera devia generalmente le particelle cariche che provengono direttamente dal Sole, assumendo la forma rappresentata nella figura. Di seguito alla magnetosfera, a sinistra, troviamo la magnetopausa, che dista circa 60.000 chilometri dal nostro Pianeta. Il campo magnetico inoltre, trattiene le particelle all'interno di una zona dello spazio a forma di ciambella conosciuta come le 'fasce di Van Allen'.                
 
Prime fasi dell' Impatto:
Quando il Sole espelle la massa coronale (CME), questa bolla di gas ionizzato comprime notevolmente la magnetosfera. In casi estremi come avviene nelle grandi tempeste, si può spingere fino alla magnetopausa nelle fasce di Van Allen fino a spazzarle via.
Riconnessione magnetica:
Il gas solare possiede un proprio campo magnetico, che va nella direzione opposta al campo magnetico del nostro Pianeta. E come accadeva in passato, questo vento solare causa delle turbolenze sul campo magnetico della Terra, per cui le linee di campo si collegano nella regione di Riconnessione, rilasciando una notevole quantità di energia magnetica che accelera le particelle; generando in tal modo, delle splendide aurore luminose e potenti correnti elettriche. Illustrazioni di Melissa Thomas Riferimento: SCIENTIFIC AMERICAN

domenica 16 dicembre 2012

L'Espulsioni di Massa Coronale possono causare terremoti, eruzioni vulcaniche o fenomeni meteorologici estremi ?

Il Ciclo delle macchie solari rilevato dalla NASA tra il 1600 e il 2000

Questo grafico, ottenuto dalle rilevazioni satellitari effettuate dal 1975 al 2010, dimostra che negli ultimi anni l' irradianza totale del Sole ha raggiunto i livelli minimi. La conseguente riduzione della quantità di energia solare disponibile per influenzare il clima della Terra è stata di circa 0,25 watt per metro quadrato, meno della metà dello squilibrio totale di energia della Terra. (NASA/James Hansen)

Largest Earthquakes in the World Since 1900  - Credit: United States Geological Survey (USGS)




Credit: NASA Solar Dynamics Observatory
Alcuni scienziati ritengono che l'attività solare possa causare terremoti, eruzioni vulcaniche o fenomeni meteorologici estremi.

Uno studio pubblicato nel 1967 su Earth and Planetary Science Letters afferma: "L'attività solare, come indicano le macchie solari, il rumore radio e gli indici geomagnetici, svolge un ruolo importante ma non esclusivo nell' innescare terremoti. La massima frequenza di un terremoto si verifica nei momenti di moderata e/o alta oscillazione dell' attività solare."

sabato 15 dicembre 2012

Gli tsunami segreti che devastano le isole del Pacifico

Cocos Island Atoll. (Credit: PalawanOz/Wikimedia Commons)
Le fatiscenti isole vulcaniche del Pacifico meridionale potrebbero rappresentare una fonte importante non documentata - e potenzialmente pericolosa - di tsunami.

venerdì 14 dicembre 2012

Quei discendenti dei piccoli dinosauri teropodi: gli uccelli

Artwork by Scott Hartman reveals the bone structure of Archaeopteryx.
CREDIT: © Scott Hartman / All rights reserved
Credit: Natural History Museum - Los Angeles County


Confuciusornis a destra, Sapeornis a sinistra, Longipteriyx al centro. Credit: Natural History Museum - Los Angeles County
In questi ultimi anni, a un ritmo senza precedenti, sono stati estratti dalle rocce del Mesozoico di tutto il mondo fossili di uccelli e dei loro primi predecessori.

giovedì 13 dicembre 2012

Uno nuovo studio controverso anticipa di 65 milioni di anni l'esistenza di vita sulla Terra

  Gregory Retallack: questi fossili marini segmentati di Dickinsonia, sono stati separati dal passaggio di un verme di Ediacara, oppure erano dei licheni che vivevano sulla Terra ?
Un nuovo studio pubblicato su Nature1, suggerisce che i fossili di Ediacara non erano animali marini, ma dei licheni terrestri. Altri paleontologi rifiutano questa ipotesi del geologo Gregory Retallack che lavora presso la University of Oregon a Eugene.

Nuove evidenze sulla fusione dei ghiacciai polari

Credit: Reuters/NASA/Goddard Scientific Visualization Studio Handout, Post Media News.
Dopo due decenni di osservazioni effettuate tramite in satellite, un gruppo internazionale di esperti selezionato dall'ESA e dalla NASA ha prodotto la più accurata valutazione delle riduzioni di ghiaccio in Antartide e in Groenlandia, Video, (consiglio la visione a schermo intero).

mercoledì 12 dicembre 2012

Meteor Crater in Arizona, il cratere meteoritico per antonomasia

Il Meteor Crater (chiamato anche Canyon Diablo crater, Cratere di Barringer, Coon Montain o Coon Butte) è un cratere meteoritico situato in Arizona. E' stato il primo cratere meteoritico terrestre di cui si sia accertata l'origine. Da allora è stata riscontrata sulla Terra l'origine meteoritica di oltre 170 crateri o gruppi di crateri.

L'Isola di Pasqua - Easter Island - (RAPA NUI).

©Randy Olson (National geographic)
L'isola di Pasqua è una isola vulcanica formata sostanzialmente da 3 vulcani spenti, il Terevaka, che costituisce la parte centrale dell'isola, e due vulcani più piccoli il Poike nella parte orientale dell'isola e il Rano Kau nella parte meridionale. Altri testimoni dell'attività vulcanica dell'isola sono il cratere Rano Raraku, il cono vulcanico Puna Pau e le molte grotte vulcaniche inclusi i tunnel di lava.[2] L'isola è inoltre prevalentemente dominata da colate di hawaiite e basalto che sono ricche di ferro e mostrano affinità con le rocce magmatiche che si trovano sulle isole Galapagos.[3]

L'Isola di Pasqua insieme alle sue isole minori come Motu Nui e Motu Iti è la sommità di un grande cono vulcanico che si erge dal fondo oceanico da una profondità di più di 2000 metri. Questa montagna è parte della cresta Sala y Gómez, una catena montuosa per lo più sottomarina con dozzine di picchi. La cresta è formata dal passaggio della placca di Nazca sopra il punto caldo dell'Isola di Pasqua.[4] L'Isola di Pasqua, Pukao e Moai si formarono circa 750000 anni fa e sono le più giovani di questa catena montuosa marina, mentre l'eruzione più recente risale a poco più di 100000 anni fa. Nel corso del XX secolo è stato notato uscire più volte del vapore dalle pareti del cratere Rano Kau.[5] L'Isola di Pasqua dà il nome alla vicina placca tettonica dell'Isola di Pasqua, che a sua volte sorge sulla placca di Nazca.

Un tratto della costa di Baunei in Sardegna

©Archivio Esit
Costa di Baunei - Visit Baunei

L'ultima estinzione che sterminò i dinosauri decimò anche l'80 per cento dei rettili squamati

Credit: Illustration by Carl Buell
Il presidente Barack Obama quest'anno è sopravvissuto ad una dura battaglia per la rielezione, ma gli scienziati dicono che l'antica lucertola battezzata con il suo nome ebbe un destino molto più crudele.

martedì 11 dicembre 2012

La storia della Terra in un minuto

Si potrebbe raccontare la storia della Terra in un minuto? Questo video emozionante raccoglie vari frammenti dell'evoluzione della Terra, nel tentativo di fare proprio questo, accompagnando il tutto con la musica. Brevemente, viene raffigurata, dall'inizio alla fine, una animazione artistica del Big Bang, un viaggio attraverso l'universo primordiale, la formazione della Terra e della Luna, l'emergere della vita multicellulare e delle piante, l'ascesa dei rettili e dei dinosauri, un'asteroide che impatta violentemente sul nostro Pianeta 65,5 maf, l'ascesa dei mammiferi  e dell'uomo, infine la nascita della civiltà moderna. Riferimento e video: APOD/NASA: Our Story in One Minute

I muoni dei raggi cosmici rilevano le perdite di carbonio nella tecnologia CCS

I geologi temono che la CO2 imagazzinata sottoterra possa fuoriuscire tramite delle perdite, come avviene nel caso di questo Geyser naturale. (Credit:Gouveia2 via wikimedia)
Lontano dagli occhi, lontano dal cuore - questa è l'essenza della tecnologia del sequestro di carbonio (CCS), una tecnologia emergente progettata per combattere i cambiamenti climatici che immagazzina il biossido di carbonio liquefatto nelle formazioni rocciose sotterranee.

Le montagne del Parco Nazionale Tianmen in Cina

UNESCO - China - Wulingyuan - Tianmen Mountain, credit: Flickr

 



Le montagne dello Tianmen raggiungono un'altezza di 1518,6 metri (la più alta è nella città di Zhangjiajie), le persone si sorprendono quando vedono che i circa 40 picchi all'interno della zona, superano i 1000 metri.

Crollo e fenditure sull'asfalto dopo l'evento sismico del Perù nel 1970

31 Maggio 1970, Perù. Crollo e fenditure riscontrate sull'asfalto della strada, situata vicino alle rive occidentali della baia di Chimbote, dovuto alla liquefazione laterale dei sedimenti sabbiosi saturi di acqua. Credit:  U.S. Geological Survey Photographic Library.

Effetti del terremoto a St. Cruz CA, USA

Photographer: J.K. Nakata , U.S. Geological Survey  
17 Ottobre, 1989. Una frattura nel terrenno distrugge un vialetto che dista 0,8 km (1/2 mi) a sud est dell'Autostrada 17.  L'immagine ingrandita.

lunedì 10 dicembre 2012

Risolto il mistero delle ramificazioni dei percorsi fluviali

Ramificazioni del percorso fluviale del Allegheny Plateau in Pennsylvania a Ovest della Virginia.
Se guardate fuori dopo una giornata di precipitazioni intense, potreste trovare vicino a casa vostra un Fiume in miniatura con una complessa rete di affluenti. Le condizioni precise che determinano le ramificazioni dei percorsi dei fiumi sono state per lungo tempo un mistero, ora, un nuovo studio mette in evidenza due forze fisiche opposte che lavorano insieme per produrre i modelli che descrivono il fenomeno. La scoperta potrebbe aiutare gli scienziati a comprendere meglio la natura dei fiumi di tutte le dimensioni, anche quelli presenti su altri Pianeti, come ad esempio, i fiumi ghiacciati di Metano su Titano, una delle Lune di Saturno. Quando la pioggia colpisce una superficie inclinata, come il lato di una montagna o di una collina, tende a fluire verso il basso allargando e approfondendo le depressioni esistenti erodendo la roccia o il terreno. I singoli ruscelli incidono la terra, aumentano la loro portata e coinvolgono i ruscelli vicini formando gli affluenti. Questo processo di incisione potrebbe continuare all'infinito, se non fosse controllato, ma lo scorrimento dell' acqua che leviga la terra, porta con se dei detriti che in seguito riempiono progressivamente l'erosione causata dall'acqua stessa. Gli scienziati sanno da più di 100 anni che questi processi formano i fiumi, ma non erano stati in grado di quantificarne l' importanza, o di capire come interagivano le forze che determinavano i bacini fluviali in specifiche zone anziché in altre, afferma: Taylor Perron, un geomorfologo che lavora presso il Massachusetts Institute of Technology di Cambridge, autore principale del nuovo studio che conclude: "Avevamo capito come avveniva la formazione senza comprendere il meccanismo che porta allo sviluppo di queste ramificazioni". Riferimento: Science - Solving the Mistery of River Formation

domenica 9 dicembre 2012

Pesci siluro attaccano e divorano dei piccioni sulle rive di un fiume

I pesci siluro durante la predazione. Video, 0:34'. Pesci siluro giganti presi in Italia video 
Nel sud ovest della Francia, un gruppo di pesci ha imparato a uccidere gli uccelli. Il fiume Tarn che attraversa la città di Albi, contiene una piccola isola di ghiaia dove i piccioni si riuniscono per pulirsi e fare il bagno.

sabato 8 dicembre 2012

Il Vulcano Tolbachik in Russia si risveglia

NASA Earth Observatory images by Jesse Allen, using EO-1 ALI data provided courtesy of the NASA EO-1 team and the U.S. Geological Survey. Caption by Michon Scott.
NASA Earth Observatory images by Jesse Allen, using EO-1 ALI data provided courtesy of the NASA EO-1 team and the U.S. Geological Survey. Caption by Michon Scott.
 
A fine novembre del 2012, il vulcano Tolbachik situato in Russia, nella penisola di Kamchatka, iniziò ad eruttare per la prima volta dopo 36 anni, e l'attività vulcanica proseguì per diversi giorni, secondo Erik Klemetti della Denison University volcanologist.

Valle di Lanaitto

La Valle di Lanaitto (o Lanaittu, Lanaito, Lanaitho), tra i comuni di Dorgali e Oliena, è uno dei più spettacolari ambienti naturali della Sardegna nel quale domina un paesaggio ancora intatto, caratterizzato dalle straordinarie pareti di duro, candido, calcare del Giurassico limitato dal bruno altopiano basaltico del Gollei. La vegetazione e la flora conservano ancora esempi notevoli di endemismi (specie tipiche locali) come il ginepro fenicio, il terebinto e l’aliterno; la tipica macchia mediterranea presenta il leccio ed il cisto, il lentischio ed il corbezzolo insieme al rosmarino. La fauna selvatica comprende, oltre al cinghiale, mufloni, lepri e conigli, donnole e martore, pernici e rapaci quali l’aquila reale e talvolta il grifone. Nella valle si aprono centinaia di anfratti, grotte e voragini di origine carsica con fiumi sotterranei ancora attivi. L’attività umana nella valle è documentata a partire da almeno 20 mila anni fa (Paleolitico Superiore) quando l’uomo fissò la sua dimora nella Grotta Corbeddu, utilizzata con continuità per migliaia di anni. "La civiltà nuragica nella Valle di Lanaitto" Riferimento: Museo Archeologico Nazionale di Nuoro

Il cielo sopra il fiordo di Oslo in Norvegia

Questa foto, scattata da Jann Peter Normann un utente di EartSky, ritrae il cielo a sud est prima dell'aurora, il mattino dell' 8 dicembre 2012. Lo scatto è stato realizzato sul fiordo di Oslo fuori Tonsberg, nel sud della Norvegia. Riferimento: EarthSky - Warning Moon poised to pass planet before down.

Noctiluca scintillans

Alghe bioluminescenti nel porto di Zeebrugge in Belgio. Autore: © Hans Hillewaert  
Descrizione: Noctiluca scintillans (Macartney) Kofoid & Swezy, 1921

Le acque rosse di Bondi Beach in Australia

 
In Australia, il 27/11/2012 le acque di un tratto di costa situata nei pressi di Sidney, compreso il litorale di Bondi Beach e di Clovelly Beach, si sono tinte di rosso a causa di un' alga chiamata 'Olycom', termine scientifico:"Noctiluca Scintillans" o “fuoco nel mare”, non ha effetti tossici ed è innocua per l’essere umano.  

Livigno di sera

Livigno - Italia, Altitudine: 1.816 m s.l.m. (comune di 6068 abitanti situato nella località della Valtellina, Provincia di Sondrio - Lombardia). 22/11/2012, ore: 22:35.

Cella temporalesca sopra il Parco Nazionale di Badlands

Un fronte temporalesco si muove attraverso il Parco Nazionale di Badlands. Fotografia di Jeff Spann

Il lago Hillier nell'Australia Occidentale


Il lago di Hillier é su un isola situata nel punto più a Sud della Middle Island, che fa parte di un arcipelago di isole e isolette dell'Australia Occidentale. E' la caratteristica lacustre più importante di tutte le isole limitrofe ammirata dai turisti che sorvolano la zona.
Il colore rosa, che a volte tende al rossastro, è dovuto alla presenza di alghe che producono carotenoidi (pigmenti organici), come la Dunaliella salina - un tipo di micro-algha verde alofila che abbonda in numero maggiore nelle lagune salmastre. A causa del colore rosa, questi laghi stanno diventando sempre più popolari tra i turisti che vengono dal tutto il mondo per fotografarli. La caratteristica peculiare di questo lago è rappresentata dal suo colore sgargiante, un rosa vivo. Il colore è permanente, in quanto non viene alterato da acque esterne. La lunghezza del lago è di circa 600 m (1970 ft). Una stretta striscia di terra composta da dune di sabbia ricoperte da una lussureggiante vegetazione la separa dal mare.