sabato 1 dicembre 2012

Il tornado di Taranto è stato un fenomeno anomalo, classificato come un F2

Immagine che mostra la tempesta, gentilmente concessa da Meteosat e dalla PSU E-WALL
Il tornado che si avvicina all'ILVA, a destra.




I primi due grafici in alto mostrano una profonda depressione nella zona Ovest, la classica configurazione di una super cella. Il terzo e il quarto grafico visualizzano la depressione caratterizzata dalla linea trasversale che assume l'andamento evidenziato; dove il gradiente barico accelera la velocità del vento.
La tempesta che giovedì 27 Novembre ha causato l'inondazione di un metro d'acqua a Piazza San Marco a Venezia ha generato un tornado come quelli che si verificano nelle pianure degli Stati Uniti medio occidentali. Questa è la sintesi della Spiegazione fornita da Dan Satterfield sul Blog dell' American Geophysical Union. Marina Baldi, climatologa del CNR, spiega all'ANSA le cause che hanno generato il tornado verificatosi a Taranto: "Il tornado di è sviluppato da una «cella connettiva a mesoscala» formata dallo scontro tra l'area fredda che da Nord si è spostata a Sud e l'aria sciroccale proveniente proprio da Sud. È l'origine del «fenomeno anomalo» che questa mattina ha causato una tromba d'aria a Taranto accompagnata da un fulmine caduto sull'impianto. «Si tratta di una cella molto grossa che ha una depressione vasta presente in questo momento nel Mediterraneo, tra la costa tirrenica e la costa spagnola. Ed è la causa del maltempo sul Tirreno e una parte del Nord Italia, fenomeni di questo tipo, così potenti e accompagnati da fulmini sono «inusuali per questo periodo, poiché si verificano più a giugno, luglio o al massimo settembre che non a fine novembre». Francesco Nucera, metereologo di 3bmeteo.com fornisc, e la sua spiegazione: "Un tornado, sembrerebbe un F2, si è abbattuto su Taranto questa mattina. Viene da una supercella, uno dei temporali più forti che possano esistere in natura. Le regioni meridionali si trovano dentro un corridoio molto umido ed instabile sud occidentale», dice Nucera aggiungendo che «le precipitazioni che stanno attanagliando la Penisola sono più consone ad una fase autunnale che non a quella di inizio inverno». Questo è Video, 2:33'. Le interviste sono tratte dal quotidiano Unità/Ambiente.




 

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