sabato 30 marzo 2013

Il mistero dei Cerchi delle Fate in Namibia

Foto di Mike e Ann Scott/Namib Rand Nature Reserve
Foto di Norbert Juergens
Come é successo ad altri che lo hanno scoperto prima di lui, anche Norbert Juergens è stato catturato dalla magia dei cerchi delle fate.
Queste protuberanze circolari del terreno, sono state spesso indicate come frange di erba alta che si si trovano nella fascia di deserto che si estende per 2000 chilometri dall'Angola al Sud Africa. Anche se le formazioni hanno confuso gli scienziati per anni, Juergens, un ecologo che lavora presso l'Università di Amburgo in Germania, pensa di essere il primo in grado di svelare l'enigma. La strana saga dei cerchi delle fate si é rivelata alquanto anomala l'anno scorso, quando Walter Tschinkel, un biologo impiegato presso la Florida State University di Tallahassee, ha analizzato 4 anni di immagini satellitari inerenti a queste formazioni situate nel parco naturale del NamibRand Nature Reserve, in Namibia. Tschinkel era stato affascinato dai cerchi sin dal primo incontro avvenuto nel 2005 durante una vacanza in Africa. Le immagini rivelarono che, nell'arco di quattro anni, alcune delle formazioni si alzavano mentre altre sparivano, questo particolare fornì la prima prova che dimostrò in qualche modo, che fossero "vive". Estrapolando i dati acquisiti, Tschinkel stimò una durata media del fenomeno di 41 anni. Ma non riusciva a capire le cause. Alcuni sospettarono che le termiti distruggevano l'erba da sotto, ma Tschinkel non trovò nessuna prova che i cerchi delle fate erano causati da insetti.
La ricerca di Juergens iniziò un anno dopo quella di Tschinkel. Nel 2006 viaggiò in tutta l'Africa, tra cui in alcune aree remote dell'Angola ancora scossa dalla guerra civile. Si incuriosì con le formazioni dopo aver notato, come Tschinkel, che le escrescenze circolari sembravano scomparire e riapparire nel paesaggio. Non rilevò la presenza di animali intorno ai cerchi, come tracce, escrementi, o nidi. Inoltre scavò trincee dal centro dei cerchi verso l'esterno al fine di trovare eventuali organismi sotterranei che potevano vivere nel sottosuolo.
Nel corso di queste indagini, costituite da 40 visite sul campo in cui vennero rilevati un campione di circa 1200 cerchi, emerse un modello. Utilizzando un processo di eliminazione, Juergens vide che la maggior parte delle volte risultava presente una sola specie vivente: la termite della sabbia.
 
Juergens afferma che, Tschinkel e gli altri non videro questi insetti "clandestini" che sembrano "nuotare" attraverso la sabbia, perchè i tunnel che costruiscono hanno un diametro molto ridotto. A differenza di altre specie di termiti, non costruiscono gallerie sotterranee complesse, non hanno un nido fuori dalla terra, ed emergono sporadicamente durante la notte.
Juergens ritiene che nelle loro gallerie, le termiti si nutrono delle radici delle piante, e durante questo processo si formano lentamente i cerchi di fata. Questa ricerca "The Biological Underpinnings of Namib Desert Fairy Circles" é stata pubblicata su Science. Riferimento: 'Fairy Circle' Mystery Solved? - ScienceNOW.

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