martedì 19 novembre 2013

Franano cinquanta mila metri cubi di roccia dal Monte Civetta nelle Dolomiti Bellunesi

Monte civetta prima delle frana a destra. Fotografia di F. Bristot Rufus prelevata dal sito Montagna.tv
Foto del Cnsas Veneto. Fotografia prelevata dal sito Montagna.tv
 
Foto del Cnsas Veneto.  Fotografia prelevata dal sito Montagna.tv
Una frana di grandi dimensioni si è staccata dal versante nord ovest del Monte Civetta, nelle Dolomiti bellunesi.
Il distacco è avvenuto sabato 16 novembre attorno alle 15.20 e a lanciare l'allarme al 118 è stato, sembra, un volontario del Soccorso Alpino della Val Pettorina che ha assistito al crollo.
Sul posto è stato immediatamente inviato l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore per effettuare una ricognizione e verificare l'eventuale presenza di persone coinvolte. Inizialmente, basandosi su alcune tracce che sembravano lasciate dal passaggio di sci, si è temuto che alcuni sciatori fossero rimasti implicati nello smottamento. Dopo la ricognizione si è appurato che le tracce erano di alcuni escursionisti con le racchette da neve e che nessuna persona era rimasta coinvolta nel distacco.

La frana è avvenuta 400 metri circa sopra lo zoccolo basale, sulla parete a destra della Cima Su Alto. Secondo le prime stime sarebbero circa 50mila i metri cubi di roccia crollati per un fronte di circa 50 metri.

L'area della frana, non sicura per il passaggio di persone, pare che verrà chiusa per precauzione agli escursionisti. In particolare sembra che verranno chiusi il sentiero 560 che dal rifugio Tissi porta al Vazzoler e il 555 che dalla Capanna Trieste porta sempre al rifugio Vazzoler. Riferimento: Il Giornale della Protezione Civile

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