domenica 2 novembre 2014

Animazione dello tsunami causato dal terremoto di m. 8.5 verificatosi a Lisbona nel 1755

La mattina del 1 novembre del 1755, un intenso evento sismico colpì la capitale del Portogallo, Lisbona, in pochi secondi ridusse la città in rovina e in pochi minuti le fiamme presero il sopravvento. Il terremoto probabilmente uccise circa 30.000 persone, anche se alcune stime suggeriscono 60.000 decessi.
Molti dei sopravvissuti cercarono riparo recandosi verso i moli, ma la prima onda dello tsunami salì fino alla foce del Tago circa un'ora dopo il terremoto raggiungendo un'altezza massima di 12 metri, uccidendo altre 1000 persone. Almeno altre due onde di tsunami si infransero sulla città, completando la distruzione causata prima dal terremoto. Nella città costiera del Portogallo, Lagos, lo tsunami fu ancora più grande, probabilmente l'altezza dell'onda raggiunse i 30 m. contribuendo a danneggiare i porti di Cadice in Spagna, poi quello di Safi e di Agadir in Marocco. Lo tsunami si propagò anche a nord: causò danni minori a Brest, in Bretagna, qualche allagamento in Inghilterra e nelle isole Scilly e in Cornovaglia, e inondò le zone basse della città di Cork in Irlanda. Diffondendosi nell'Atlantico, lo tsunami raggiuse prima la città di Madera, dove gli osservatori videro un'onda di 4 m, poi le isole Canarie, le Azzorre, e, infine, le Indie Occidentali, dove si formò un'onda di circa 1 m a Barbados, Martinica, Guadalupa, Antigua.  Questo modello di tsunami realizzato dal Pacific Tsunami Warning Center mostra l'energia che rilasciò questo terremoto di m 8.5 avvenuto al largo di Cabo Fisterra. Bibliografia:  Baptista et al., 2011, "Potential inundation of Lisbon downtown by a 1755-like tsunami".

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