venerdì 27 gennaio 2017

Nuove indagini batimetriche rilevano la presenza di attività tettonica nel sud Italia causata da due margini convergenti

Noi sappiamo che il Mediterraneo è tettonicamente attivo, infatti la geologia ci insegna che quest'area geografica é minacciata da catastrofi naturali. Un gruppo internazionale di ricercatori con la partecipazione degli scienziati del GEOMAR Helmholtz Centre for Ocean Research Kiel ha studiato approfonditamente il fondale marino a Sud della Sicilia e della Calabria.
Nel loro studio, pubblicato sulla rivista scientifica Earth and Planetary Science Letters, hanno trovato le prove di una recente attività tettonica su un margine di placca che può causare forti terremoti. Spiega Heidrun Kopp: "Sapevamo già da prima che gli strati sedimentari in questa regione fossero tipici di una placca in subduzione. Tuttavia, i dati acquisiti risultavano controversi poiché non capivamo se queste strutture fossero antiche, quindi inattive, o se il cosiddetto processo di subduzione fosse ancora in corso". Le nuove indagini mostrano che le placche, anche se gradualmente, risultano essere ancora in movimento, quindi, stanno accumulando un energia che prima o poi verrà rilasciata con un evento sismico importante".

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